Garmin Forerunner 255: evoluzione sportiva | Recensione

Garmin Forerunner 255: evoluzione sportiva | Recensione

Garmin Forerunner è probabilmente il prodotto che, per un appassionato di running, rappresenta il punto d’ingresso in un mondo fatto di km macinati, tempi studiati e allenamenti ragionati. Proverò a raccontarvelo in questa recensione, dopo averlo utilizzato per mesi durante attività di corsa su strada, indoor, ciclismo, cyclette, hiking ed escursionismo e nel quotidiano.

Garmin Forerunner 255 Official ADV

Garmin Forerunner 255: per correre senza limiti

Il Garmin Forerunner è l’ingresso, o almeno per lo è stato, in una sorta di viaggio di dipendenza dal correre. Quando si sceglie di sposare questo prodotto, o potenzialmente uno sportwatch di qualità, si sta anche implicitamente scegliendo di dedicare tempo allo sport.
Così è stato per me, scegliendo di comperarne uno.

Il contenuto della confezione

Prima di immergerci nella recensione del Garmin Forerunner 255, diamo un rapidissimo sguardo alla sua confezione di vendita.
Realizzata in cartone, con le classiche ed ormai riconoscibili grafiche Garmin, il Forerunner 255 si accompagna a ben pochi accessori.

All’interno della scatola, infatti, troviamo:

  • Sportwatch (con la pellicola protettiva del display)
  • Manualistica varia
  • Cavo di ricarica dati (USB Type-A – Porta proprietaria)

Null’altro. Zero fronzoli.
Da notare, per chi ha già posseduto un qualche Garmin (questo o altro modello) che, con il Forerunner 255, cambia il pin di ricarica proprietario sul cavo e sul dispositivo. Non c’è più la quasi iconica molletta, ma una porta che ricorda esteticamente una USB-Type C, ma non lo è!

Com’è fatto?

Dopo averlo tirato fuori dalla scatola, la prima cosa che noteremo sarà il come è fatto.
Materiali, design, finiture, peso, sono tutte caratteristiche che incuriosiscono e costruiscono la prima sensazione.

Materiali

Leggero, con i suoi circa 50grammi, l’orologio dedicato ai runner, si mostra in materiali interessanti, anche se – complice il poco peso – non percepibili subito come premium.

L’intera scocca dell’orologio è in materiale plastico, così come il cinturino.
Se, indubbiamente, questa scelta consente di contenerne il peso, al tatto non restituisce subito una sensazione di robustezza.
Nella mia versione, in color grigio, la plastica del corpo del Garmin Forerunner 255 è leggermente opaca.

Design

La cornice del display, dove generalmente sui cronografi troviamo la ghiera, è in plastica nera. Su di essa si nota, come unico accento, un taglietto in rosso (che indica il tasto “principale” di start/stop).
Nello spazio di distanziamento tra ghiera e display possiamo leggere:

  • in basso: il brand Garmin in un bianco vivace;
  • sulla sinistra: le indicazioni di funzione, Down, Up, Light;
  • in alto: tutto completamente pulito;
  • sulla destra: le indicazioni di funzione, start/stop e back.

Queste scritte, sotto il vetro protettivo, indicano la posizione dei rispettivi tasti fisici.
Si, il Garmin Forerunner 255 (come tutta la serie) non ha un display touch, bensì sfrutta i tasti fisici per essere gestito. Non spaventatevi, ci sono ragioni dietro questa scelta e il tutto risulta immediatamente intuitivo.
I tasti sono leggermente cromati, tranne quello start/stop che resta nero con un accento rosso.

Il cinturino offerto di serie, in materiale plastico e morbido, offre una trama romboidale che lo rende più comodo da gestire.
La fibbia, in metallo, si ancora saldamente nei fori ed il passante mobile è dotato di un pernetto che fissa la coda del cinturino evitando movimenti fastidiosi.

La cassa, leggera e per nulla fastidiosa quando indossato, garantisce impermeabilità completa all’orologio. Il display, che in ogni condizione di illuminazione è ben leggibile, è anche retroilluminato con un pulsante dedicato.
Un piccolissimo altoparlante riproduce un suono deciso al raggiungimento di certe milestones, o in caso di necessità da segnalare. Anche la vibrazione interna è piacevole, mai troppo invadente, nè fastidiosa. Fa il suo dovere.

Garmin Forerunner 255 recensione
Design curato, ottimi materiali. Leggero e piacevoli anche allo sguardo, pronto per registrare le nostre attività.

I sensori

Se fino a questo momento abbiamo visto il Garmin Forerunner 255 come quando indossato al polso, diamo una sbirciatina al retro.
E’ qui che si nascondono tutti i sensori con cui è equipaggiato.

Ad un primo sguardo subito notiamo che, in basso c’è un codice seriale, a sinistra la porta di ricarica proprietaria, in alto il logo del Forerunner 255 ed a destra le certificazioni stampigliate.
Al centro, invece, c’è il vero cuore del prodotto: la sensoristica.

in uno spazio circolare troviamo i quattro led che fungono da sensori HRV, il sensore Pulse OX (per monitorare l’ossigenazione del sangue), ovvero il pulsossimetro.
Sotto la scocca troviamo poi un rilevatore GPS attivo, con tecnologia Glonass e Galileo. Non manca l’altimetro barometrico, il termometro, il giroscopio, la bussola, l’accelerometro.

Sensori del Forerunner 255
I sensori del Forerunner 255 sono il cuore dello smartphone. Alta precisione, ottima qualità.

Garmin: un brand di qualità!

Prima di immergerci nel cuore della recensione, visto il brand del Forerunner 255, proviamo a fare una breve digressione sulla sua storia. Sicuramente in tanti – soprattutto i meno giovani – si ricorderanno di questo nome quando ci fu il boom dei navigatori statellitari! Garmin vs Tom Tom, la grande sfida di allora.
Oggi, però, Garmin lo associamo quasi sempre, se non tutti, a dispositivi come il Forerunner o il Fenix o, ancora, ai ciclocomputer. Insomma, è un brand fortemente legato al mondo sportivo.

Un po’ di storia

Garmin nasce nel 1989, in Svizzera. Il core business è sempre stato quello dei dispositivi di navigazione satellitare, ovvero i GPS. Se il primo campo in cui l’azienda scelse di operare fu quello dell’aviazione, l’estensione di brand/mercato fu rapida: il mercato dei navigatori satellitari civili, per auto, fu il momento di maggior visibilità per il brand verso il mass market: era il 1991.
Questo mercato, gonfiatosi come una bolla, esplosa poi con l’avvento di prodotti di concorrenza indiretta (come gli smartphone, che integravano il servizio di navigazione proprietario di Google/Apple) diede il via ad investimenti verso altre tecnologie: gli indossabili, attività sportive, prodotti di nicchia.

Il sapersi reinventare, investendo nel campo degli indossabili  sportivi, ha aperto le porte di un mercato estremamente stimolante, dove Garmin ha saputo ben conquistare posizioni di leadership. Con sportwatch, ciclocomputer, fitness tracker, bilance, dispositivi per navigazione (GPS da ultra-trail, per fare un esempio), sono state integrate una serie di tecnologie nuove: dal monitoraggio cardiaco, alle analisi metriche, raggiungendo livelli di precisione davvero sorprendenti.
Moltissimi, infatti, sono gli investimenti in R&D e in attività di studio e partnership con squadre e atleti di rilievo, al fine di ottimizzare le prestazioni ed affinare le tecnologie da sviluppare.

E’ nata, e super attiva, la community Garmin, dove gli utenti possono sfidarsi, conoscersi, collaborare, analizzare dati e puntare al miglioramento continuo delle proprie prestazioni sportive.
Oggi, infatti, Garmin è il leader – probabilmente indiscusso – di wearable sportivi.

Confezione Garmin Forerunner 255
La confezione del Forerunner 255 è semplice. Nella scatola l'essenziale: smartwatch, cavo di ricarica e manualistica.

Garmin Connect: un’App per studiarsi

Se il Garmin Forerunner 255 è un dispositivo fisico che raccoglie dati, è grazie all’App Garmin Connect che possiamo leggerli ed analizzarli.
Attraverso di essa accediamo alla configurazione dello sportwatch, all’analisi dei dati che esso raccoglie, alla personalizzazione ed alla community di sportivi che adotta ed utilizza dispositivi del brand svizzero.

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La configurazione

La prima accensione e configurazione del Forerunner 255 è banale, immediata, semplicissima. Basta solo accendere ed indossare l’orologio, scaricare, iscriversi a Garmin Connect e far individuare all’App il dispositivo fisico. Ci siamo.
Siamo già pronti ad utilizzarlo.

Ma l’applicazione consente anche di personalizzare e gestire, nel minimo dettaglio, l’orologio e i dati raccolti.
Dalle impostazioni, ad esempio, possiamo:

  • Attivare/Disattivare la tecnologia Garmin Pay (NFC) per i pagamenti da orologio;
  • Gestire le notifiche che ci arrivano sull’orologio, a cui, però, non possiamo rispondere (manca una tastiera o un sistema di controllo, cosa che, invece, abbiamo sui dispositivi WearOS);
  • Controllare e scremare le attività da monitorare;
  • Gestire l’aspetto grafico;
  • Attivare il sistema di sicurezza e rilevamento pericoli (in caso di pericolo o incidente);
  • Gestire le mappe ;
  • Gestire la batteria e la ricarica;
  • Controllare le impostazioni del sistema;
  • Individuare e controllare gli accessori compatibili (tutti quelli con tecnologia ANT+);

e molto altro. Insomma, al Forerunner 255 non pare mancare nulla.

I dati raccolti

Il Garmin Forerunner 255 raccoglie dati. Possiamo attingere, dunque, ad una serie di informazioni che diventano preziose se vogliamo prenderci cura della nostra sportività.
Tra le informazioni davvero rilevanti (non sarò esaustivo, magari faremo se volete un focus poi, sul tema) notiamo fin da subito la frequenza cardiaca. Importante, anche e soprattutto ai fini sportivi, è la body battery: un valore che calcola il Garmin, analizzando le info collettate, che spiega e ci illustra sullo stato di energia disponibile nel nostro corpo.
Consumi, riposi, sport, stress concorrono a dare punteggi positivi e negativi.

L’orologio monitora i minuti di attività intensa, a livello giornaliero e settimanale, i livelli stress (con una strana ed assurda precisione), i passi, i piani saliti, la qualità del sonno, lo stato medio del ritmo cardiaco, la tipologia e qualità della respirazione…
Monitora e raccoglie info sui consumi calorici (in-out), ma approfondiamo poi.

Garmin Connect sample
Garmin Connect è l'hub dei dati racconti dal dispositivo e una community di sportivi.

Integrazione con App di terze parti

Garmin Connect, indipendentemente dal Forerunner 255, consente alla piattaforma dell’azienda svizzera di comunicare con altre applicazioni acquisendo e condividendo informazioni.
Sicuramente plauso a Garmin va fatto per il monitoraggio dei partner. Esempio chiaro e lampante di attenzione al consumatore è l’impossibilità – nonostante fosse stata abilitata fino a poco tempo fa – di connettere Garmin Connect all’applicazione delle palestre Virgin Active.
Stando a quanto dichiarato, in fase di configurazione, i livelli di sicurezza dei dati garantiti dall’App Virgin Active non sono sufficienti per gli standard richiesti da Garmin.

Ottimo.
Come è ottimo il poter connettere l’applicazione a MyFitnessPal, potendo andare ad acquisire i dati derivanti dal nostro input calorico e lavorando in sincronia restituendo un bilancio vicino al reale.
Semplice ed immediata è anche la connessione dell’applicazione a Google Fit, pescando e condividendo informazioni utili: ad esempio acquisisce il peso registrato (che, a sua volta, può provenire da applicazioni terze: ad esempio Zepp Life), oppure rilasciando informazioni come i passi/minuti di movimento.

Fondamentale, e molto più interessante, è la completa e profonda integrazione con Strava. La più grande community sportiva, dove corridori, ciclisti, escursionisti, nuotatori si confrontano e condivido idee/pensieri raccoglie informazioni profonde da Garmin Connect aiutandoci a capire come migliorare.

Attività sul Forerunner 255
Il Garmin Forerunner offre moltissime possibilità di monitoraggio delle attività sportive, dalla corsa, al ciclismo, alla pesistica, al nuoto, all'escursionismo ecc.

Forerunner 255: come funziona?

Ci siamo un po’ dilungati con l’introduzione e con la descrizione – seppure non super approfondita – dell’App Garmin Connect.
La recensione trova, quindi, la sua profonda espressione proprio qui.

Come funziona questo Garmin Forerunner 255? La domanda trova fin da subito una risposta positiva.
Lo sportwatch è ben fatto, comodo da indossare e soprattutto impermeabile.
Il suo display è poco energivoro, si vede bene sia di giorno che di notte e, altro vantaggio, non è touch. E’ un vantaggio perchè quando corriamo, o quando siamo in bicicletta (ed ancor più in acqua) è difficile poter interagire precisamente con display sensibili al tocco.
I pulsanti fisici, le cui logiche si apprendono rapidamente e facilmente, sono molto più semplici da utilizzare.

Durante la corsa/ciclismo

Le occasioni d’uso, almeno ad oggi, più frequenti sono state le sessioni di corsa su strada/tappeto e le sessioni di ciclismo su strada/velodromo/indoor.
Ovviamente il dispositivo si comporta in modo simile, seppure non identico, a seconda che si stia svolgendo un allenamento outdoor o indoor.

Corsa su strada

Durante la corsa su strada la prima cosa che si nota è la rapidità con cui il Garmin Forerunner 255 aggancia il segnale GPS. Impiega davvero pochissimi secondi.
La registrazione dell’attività, comunque, è sempre puntuale. Il display mostra una serie di informazioni utili per chi si sta allenando: primo, e meno interessante, l’orario. Ma basta un tap con il bottone che porta alla schermata successiva (imparato quale è, non lo si guarda neppure, si va in automatico a cercarlo) si accede a una serie di dati utili: tempo/km, distanza percorsa, frequenza cardiaca, tempo di corsa.
Si possono avere anche schermate con focus particolare a determinate statistiche.

La visualizzazione dei dati, comunque, cambia in base al tipo di allenamento: randomico/libero o parte di un programma di allenamento (vediamo tra poco cos’è).

I dati raccolti sono tutti visualizzabili anche in App, ma qui troveremo anche altre informazioni: dalla traccia gpx, ai tempi per km, al dislivello, temperatura ambientale ed un report completo (al fine corsa) di stato fisico e necessità di recupero. Si possono analizzare anche i livelli di soglia, l’impatto sulla bilancia energetica giornaliera. Chi più ne ha, più ne metta. Volendo si possono anche dare dei feedback sull’allenamento che servono ad autovalutarci.

Ciclismo su strada/velodromo

Se la corsa viene monitorata in modo completo ed ineccepibile, per chi – come meama il ciclismo la situazione è forse un pochino meno luminosa.
Il Forerunner – un po’ come lascia intuire il nome del prodotto – è pensato per chi corre. Quando si pedala, su strada o velodromo (che è poi un po’ la stessa cosa), utilizzando un dispositivo da polso non si riescono ad acquisire alcune informazioni utili.

Se nella corsa riusciamo a collettare informazioni come la battuta per minuto, in bicicletta no, così come ci perdiamo i reali Watt della nostra sgambata. Servirebbe un ciclo-computer (Garmin ne ha svariati, di ottima fattura, compatibili con la tecnologia ANT+) e dei sensori dedicati da montare sulla bicicletta.

Al netto di queste mancanze, il Forerunner fa un egregio lavoro. Monitora, come per la corsa, quasi gli stessi dati. Ovviamente, grazie alla sensoristica avanzata il risultato è davvero preciso (come per la corsa). Ottimo, e qui possiamo fare una valutazione attenta del risultato, il livello qualitativo delle acquisizioni dei dati GPS. Confrontati con la misurazione fatta su Maps, con la traccia generata da un Apple Watch e con una precedente traccia realizzata con il GPS dello smartphone, possiamo dire che Garmin sa il fatto suo!

Corsa indoor

Quando non possiamo correre su strada, vuoi per il clima non clemente, o per il meteo disastroso, un buon tappeto ci torna sempre comodo!
Non dobbiamo, però, rinunciare a nulla, lato statistiche per allenarci.
Il Garmin Forerunner ha una modalità di monitoraggio attività dedicata appunto al tapis roulant. Quando selezioniamo questa tipologia di allenamento, ovviamente, il GPS non viene scomodato, ma il resto della sensoristica si.

L’orologio cattura i movimenti e su di essi costruisce una stima di velocità e tempo al km. Ovviamente, difettando dei dati del GPS, non possiamo attenderci una precisione al metro. Ma ci siamo vicini!
Su tappeto Technogym, impostando una certa andatura, abbiamo una stima di km percorsi. Siamo pressoché allineati con quelli rilevati dal Garmin. Mica male!?

E’ possibile comunque effettuare una calibratura, rendendo la misurazione più precisa ancora. Ovviamente il Forerunner non rileva l’inclinazione/dislivello, andrà inserito a mano poi nell’analisi dell’attività sportiva a mezzo App.

Ciclismo indoor

Nota dolente. Il ciclismo su cyclette.
Se già, come abbiamo visto, ci sono dati che non possiamo monitorare con il solo orologio, nel caso di sessioni indoor la situazione si inasprisce. Non abbiamo il GPS, quindi il dato distanza viene meno.
E’ fisicamente impossibile per il Forerunner determinare i km percorsi su una cyclette: nessun sensore rileva dei movimenti, quindi non può neppure effettuare una stima.
Perdiamo, dunque, la distanza, i Watt di pedalata, le battute e tutto ciò che riguarda il movimento degli arti. Manteniamo i livelli di ossigenazione e la frequenza cardiaca. E’ poco, forse nulla.

Garmin Forerunner 255 - Cycling mode
Il monitoraggio dell'attività, in modalità ciclismo, misura in modo dettagliato quasi tutti i parametri utili.

Programmi di allenamento

Il Garmin Forerunner 255 – come altri dispositivi del brand, dedicati prevalentemente allo sport (quindi, non nel caso del Lily) – offre la possibilità di costruire dei piani di allenamento dedicati al raggiungimento di particolari obiettivi.

I piani sono gratuiti, si gestiscono dall’applicazione e si attivano – come elementi del calendario – all’interno della programmazione attività dello smartwatch.
In Garmin Connect, interagendo con Allenamento e Pianificazione si possono inserire degli allenamenti personalizzati (li costruiamo noi); dei Piani di allenamento (suggeriti da Garmin); le Gare e gli eventi (da cercare o da impostare come goal personali).

Ho seguito per qualche settimana (circa otto) un piano di allenamento per migliorare nella corsa e devo ammettere che, seguendo anche se non puntualmente sempre le indicazioni, miglioramenti evidenti ci sono stati.
Con la guida del tutor nel Forerunner ho migliorato in modo evidente la mia condizione fisica, avendo ridotto di ben 1 minuto il tempo di percorrenza per chilometro. Avrei potuto fare meglio, ma non ho dedicato davvero il tempo richiesto a seguire il programma, dedicandogli solo parte dell’attenzione.
Esistono comunque allenamenti anche per ciclismo, nuoto, pesi, HIIT, cardio, Yoga e pilates.

Forerunner in palestra

Utilizzare il Garmin Forerunner in palestra si può, e strano a dirsi, sorprende.
Sicuramente Garmin sta investendo in modelli di analisi perchè la precisione con cui rileva l’attività di pesistica (lenta, senza GPS, indoor, senza battiti elevati) è strabiliante.

Quando viene attivata l’attività palestra lo smartwatch consente di monitorare dati interessanti: tempo di attività, pause, ripetizioni e sessioni di allenamento. Si inserisce tramite orologio anche il peso utilizzato dopo ogni serie di ripetizioni.
Cosa impressiona? La capacità di riconoscere la tipologia di esercizio fatto e di muscolo coinvolto. Non c’è modo di indicare quale esercizio stiamo andando a fare, ma tramite la sensoristica interna il Forerunner ricava l’informazione. A spanne, avrà rilevato un paio di esercizi sbagliati (ma corretta l’area muscolare coinvolta) in dieci allenamenti monitorati.
In casa Garmin, comunque, pare sia la gamma Venu ad essere dedicata alla palestra.

Forrerunner 255 funzioni recensione
Versatile ed intelligente, il Garmin Forerunner ha una mole di funzioni intelligenti che lasciano di stucco.

Forerunner: una gamma articolata

Quando parliamo di Garmin Forerunner stiamo aprendo le porte ad una serie/gamma di sportwatch diversi ed interessanti.
Proviamo solo a fare brevemente un po’ di ordine per evitare di trovarci spaesati quando andiamo a cercarli.

Garmin Forerunner 45/45s
Il più piccolo dei Forerunner.

Forerunner 45/45s

Il Garmin Forerunner 45/45s è il prodotto d’ingresso in questa gamma. Semplice, pensato per i runner, offre un display meno interessante dei fratelli superiori, una design meno accattivante, una sensoristica meno avanzata e nessuna reale rinuncia per un amatore. Costa sensibilmente meno dei suoi fratelli maggiori.

Forerunner 55

Più avanzato del fratellino, innanzitutto offre una batteria molto più performante. Anche il design ed il display sono più curati. Offre più informazioni e un limitato accesso agli allenamenti giornalieri. E’ pensato per i runner alle prime armi. E’ ancora un prodotto considerato economico (lato prezzo).

Garmin Forerunner 55
Il primo prodotto per un runner amatore!
Garmin Forerunner 245 Music
Versione Music e "liscia" per runner volenterosi.

Forerunner 245/245 Music

Come lascia intuire il nome, è il predecessore del 255.
Per runner più avanzati, analizza profondamente i dati delle prestazioni sportive. Sensori più evoluti dei fratellini, programmi di allenamento e progettualità per preparare le gare. La versione Music ha memoria per brani musicali evitando di portar dietro il telefono.
Non è una rinuncia, ha fatto la storia della serie. Prezzo? Appetitoso!

Forerunner 255/255 Music

E’ il grande protagonista delle recensione. Evoluto, performante, ben realizzato e ricco di funzinoalità. Per runner avanzati, è progettato per essere super resistente e per aiutare a migliorare le proprie performace. I suoi sensori sono molto più avanzati.
Non è economico, ma è ben progettato.

Forerunner 255 recensione
Leggero e resistente, per runner avanzati!
Garmin Forerunner 265
Nuovo e dal display sorprendente. Bello e raffinato.

Forerunner 265

L’ultimo arrivato in famiglia è il Forerunner 265.
Evoluto, ad iniziare dal display: è lui la grande novità. Disponibile in versione standard e Music.
Non offre grandi evoluzioni rispetto al 255. Il prezzo non è irrilevante, per nulla. Il vizio si paga.

Forerunner 745, Forerunner 955 e 955 Solar, Forerunner 965

Se state cercando un Forerunner 255, dubito fortemente vogliate prendere in considerazione i suoi fratelli maggiori. Prodotti sviluppati per atleti che, del runnin, ne fanno quasi una ragione di vita o per amatori davvero addicted.

Qui troviamo una sensoristica ancora migliore, feature particolari (ad esempio il Solar offre la ricarica solare integrata per allungarne la vita), display definiti e brillanti, integrazione di mappe in locale (servono anche e soprattutto a chi fa trail, ultra trail ecc.), analisi avanzate ecc.
Sono, però, anche prodotti dal costo decisamente più elevato.

Conclusioni

Siamo giunti alla fine di questa lunga recensione.
Ormai è da un bel po’ di tempo che il Garmin Forerunner 255 mi accompagna quotidianamente. E’ diventato il mio orologio durante le giornate di lavoro ed il mio assistente quando mi alleno.
Oltre ad essere estremamente comodo, sia per design che per qualità dei materiali, è anche abbastanza sobrio da non dare nell’occhio. Si porta al polso sempre con disinvoltura.

La sua batteria pare essere eterna, tant’è che mi sembra strano doverlo ricaricare di tanto in tanto.
Grazie a lui ho migliorato le mie performance (sono un amatore rilassato!) nella corsa ed ho anche iniziato ad apprezzarla maggiormente, anche se il ciclismo resta la cosa che preferisco. Il monitoraggio del sonno e della fatica (la body battery) è sempre preciso e puntuale e mi restituisce visivamente lo stato fisico della giornata. La si inizia più consapevolmente!
I risultati ci sono, a patto di impegnarsi, e posso dire che il Forerunner contribuisce positivamente al loro raggiungimento. Non è un prodotto economicissimo, va comperato se praticate sport assiduamente e non è smart davvero. E’ uno sport-watch: vi stimola e guida a far meglio. E lo fa egregiamente.

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