J70 Wireless Earphones: auricolari da lavoro | Recensione

J70 Wireless Earphones: auricolari da lavoro | Recensione

Linee eleganti, leggerezza e la semplicità d’uso sono alcuni degli elementi che subito associo alle J70 Wireless Earphones.
Se queste cuffie non sono il prodotto di riferimento per l’ascolto della musica, sicuramente sapranno soddisfare le persone con esigenze maggiormente business.

Soicear J70 Wireless Earphones

Non possiamo sicuramente dire che il brand alle spalle di questo prodotto abbia una reputazione che ne garantisca la qualità. E’ pressoché sconosciuto, e anche provando ad effettuare ricerche sul vasto mondo del web non ho trovato granchè.
Sappiamo soltanto che Soicear, una società cinese, si propone come brand che punta a soddisfare le esigenze dei più svariati utenti che cercano dispositivi di buona qualità per l’ascolto.

Accettiamo la sfida, proviamo queste J70.

Design e materiali

Queste cuffie auricolari sono realizzate in plastica, così come la scatolina contenitore/battery bank che le contiene.
La scatola è realizzata in una plastica leggera, che se al tatto restituisce una gradevolissima sensazione (complici le due finiture: leggermente ruvida e lucida) dopo un po’ lascia supporre una scarsa resistenza agli urti: è leggerissima!
Vero, non ho provato con alcun crash test, e potrebbe essere solo una suggestione.

L’apertura è comoda, magnetica. Per aprirle basta una leggera pressione verso l’alto con il pollice, per chiuderle basta anche solo inclinare la scatolina e come ad effetto molla, torna inposizione: tac!
Sul frontale troviamo poi tre led che mostrano lo stato di carica della scatolina.

Le due cuffiette, anch’esse leggerissime, sono ben rifinite.
All’interno troviamo un piccolo led bianco che indica lo stato di connessione dell’auricolare, in microfoni ambientali, l’altoparlante, una piccola area leggermente ruvida touch, il connettore di ricarica magnetico e il microfono per le chiamate.

Forma ed ergonomia

La forma dell’auricolare vero e proprio ricorda il design dei prodotti Apple.
Per quanto riguarda la mia persona esperienza, quest’architettura è poco consona al mio padiglione e le cuffiette non restano ancorate saldamente. Ma ogni orecchio ha la sua forma!

La cuffia ha anche un corpo allungato, è qui che viene ospitato il microfono ed esso fa da bilanciere con l’altoparlante per meglio equilibrare l’auricolare. Come forma posso dire che ricordano molto un altro prodotto provato, le Bluedio Hi-Hurricane.

Cuffie Auricolari J70 recensione
La scatola delle J70 è semplice, minimale e contiene tutto il necessario e il desiderabile.

Confezione di vendita

Se la scatola delle J70 appare minimale e ben realizzata, non possiamo dire che il contenuto sia da meno.
Chiare sono le indicazioni delle principali caratteristiche di prodotto:

  • Touch
  • Bluetooth 5.3
  • Cancellazione del rumore
  • Design ergonomico
  • Certificazione IPX6 – resistenza ai liquidi

All’interno troviamo quanto ci potremmo effettivamente aspettare:

  • Le cuffie auricolari
  • La scatola contenitore/battery bank
  • Il cavetto di ricarica USB Type-C – USB Type-A
  • Manuale di istruzioni
  • Un bigliettino di ringraziamento con i contatti dell’assistenza

Direi che non manca nulla!

J70: indicatore di carica della batteria
La scatolina ha tre led bianchi, ben visibili, che mostrano lo stato di carica della batteria.

Accensione e connessione

Le J70 non hanno un supporto software installabile sullo smartphone o sul tablet a cui possiamo connetterle. Se con le LG Tone Free FP5 avevamo potuto divertirci a configurare e personalizzare le due auricolari, stavolta dovremmo attenerci ai settaggi fatti dal produttore.

Connetterle per la prima volta allo smartphone è davvero banale.
Basta aprire la scatolina, si noteranno lampeggiare i due piccoli led bianchi posti nella parte alta delle auricolari.
Accendiamo il Bluetooth dello smartphone, cerchiamo i dispositivi vicini ed eccole. Un tap, qualche attimo, le cuffie sono pronte a suonare la musica che desideriamo o ad accompagnarci in lunghe telefonate.

Controlli

Grazie ai pannelli touch presenti su ciascun auricolare potremmo controllare alcuni comandi semplicemente sfiorando le cuffiette.
Si possono utilizzare pressioni lunghe e pressioni brevi.

  • 1 click breve abbassa (sinistra)/alza (destra) il volume;
  • 2 click brevi mettono in pausa o in play la musica;
  • 3 click brevi corrispondono al comando canzone precedente (sinistra)/successiva (destra);
  • 5 click attivano il reset;
  • 2 secondi di pressione lunga consentono di rifiutare le chiamate in arrivo;
  • 3 secondi di pressione lunga attivano l’assistente vocale;
  • Il doppio tap durante le telefonate consente di rispondere o riagganciare.

Caratteristiche tecniche

Prima di procedere con la vera e propria recensione del prodotto, facciamo un rapido excursus su quelle che sono le caratteristiche e le specifiche tecniche più importanti.

Oltre ad offrire la connettività Bluetooth 5.3, le J70 promettono 140 giorni di stand-by.
In uso, invece, garantiscono 5 ore di chiamate e 7 di ascolto della musica.
Ogni singola cuffia è equipaggiata con una mini-batteria da 40 mAh e la scatolina con una batteria da 300 mAh.
La ricarica completa è stimata in circa 60 minuti.

Soicear J70 recensione
La scatolina delle J70 è davvero ben fatta. Il materiale, plastico, le rende leggere e comode da riporre in tasca. La finitura lucida crea un bellissimo gioco di contrasto con la finitura ruvida.

Ci ascolto la musica, oppure no?

Connesse le J70 allo smartphone, la prima cosa che ho deciso di fare è stato riprodurre i brani della mia playlist preferita.
Sono abituato bene, lo ammetto. Uso quotidianamente le LG Tone Free FP5 e l’esperienza che mi offrono è più che soddisfacente. Queste J70 sono un prodotto diverso, sicuramente meno costoso e le aspettative vanno calibrate verso il basso.

La prima cosa che mi salta all’orecchio è una diversa calibrazione dell’altoparlante. Le frequenze sono decisamente a vantaggio di alti e medi, i bassi sembrano quasi comparire. E’ un peccato perchè il suono, nel complesso, è davvero cristallino e pulito.
Quello che appare subito limpido è il parlato.

Play: la musica va…

Provo a spigarvi le sensazioni.
Metto in play uno dei brani che mi accompagnano di solito: More of the same di Caroline Rose. Attendo l’arrivo della metropolitana. I rumori ambientali sono attutiti, ma non cancellati come raccontano le specifiche. La cancellazione del rumore non è attiva.
La voce di Caroline Rose si fa penetrante, mi accompagna lungo la percorrenza. La musica c’è, chiara, pulita, piacevole. Sono i bassi a mancare, o meglio, ad essere poco incisivi e poco tondi.

Skip e vado a cercare Muddy Waters. Metto su I can’t be satisfied.
Blues, di quelli classici. Chitarra, percussioni essenziali, voce. Ascolto incredibilmente piacevole. Qui non c’è il basso, non c’è il ritmo pieno che mi aspetto da brani più moderni. L’esperienza finale è molto piacevole. Muddy emerge in tutto il suo essere il re del blues.

In città ed in viaggio

L’ascolto, dopo alcuni giorni di stress test, è sempre gradevole. Se manca una reale capacità di isolare dai rumori esterni (ambientali) – non sempre è intelligente isolarsi dal contesto – è pur vero che regolando bene i rumori si riesce a godere di un ascolto di buona qualità.
Con alcuni generi musicali, e soprattutto con i podcast, la soddisfazione è piena. Quando si passa a brani e generi che dovrebbero avvolgere con bassi caldi, corposi, tondi allora la delusione c’è.

Una telefonata allunga la vita?

Se queste cuffiette non sono progettate per soddisfare i più esigenti dal punto di vista musicale, in chiamata fanno il loro dovere molto, ma molto bene.
Le chiamate sono perfette: un audio pulitissimo, e i microfoni ambientali sono perfettamente in grado di filtrare i suoni intorno a noi. Dopo varie chiamate, in strada, metro e supermercato, non ho mai avuto impressione di una cattiva qualità dell’ascolto e dall’altra parte della rete chi mi ascoltava ha sempre riferito di sentirmi chiaramente, nitidamente e forte.

Soicear J70 recensione
Le J70 sono auricolari ben realizzate. I piccoli pin sul fondo del braccetto servono a ricaricarle quando riposte nella loro piccola scatola nera. Il pannello con trama circolare è touch.

J70: si per le chiamate, meno in ufficio

Le J70 sono cuffie auricolari che soddisfano molto quando utilizzate per effettuare chiamate telefoniche. Il loro grande pregio è restituire un audio in cui la voce appare sempre limpida e cristallina, che siano telefonate o canzoni.
La pecca, però, è che non avendo una reale cancellazione del rumore ambientale in luoghi rumorosi, soprattutto a lavoro, durante le mille call/riunioni telematiche quotidiane… non aiutano a concentrare l’attenzione.

I rumori intorno ci sono, sempre. E quando l’ambiente è rumoroso, purtroppo, quel caos che ci circonda arriva alle orecchie.

Soicear J70 rencensione
Il produttore ci racconta, con una grafica non troppo contemporanea, le caratteristiche principali del prodotto. La cancellazione del rumore è quella su cui, onestamente, ci sentiamo di dubitare.

J70: consigliate?

Siamo nella fase conclusiva di questa recensione.
Di auricolari senza fili ne abbiamo provate molte, le Soicear J70 sono un prodotto che, a pieno titolo, conquista un’ottima posizione nella nostra personale classifica delle preferenze.

Innanzitutto è doverosa una premessa: hanno un prezzo contenuto, non possiamo attenderci prestazioni paragonabili a quelle di altri prodotti che hanno un prezzo di listino superiore ai 100€.

Soicear ha realizzato un prodotto, con queste J70, che possiamo ritenere valido. Costano meno di 30€, sono ben realizzate, offrono un’esperienza d’ascolto valida e soddisfacente nella maggioranza dei casi.
Se non riempiono le orecchie di caldi bassi durante l’ascolto musicale, sono perfette per lunghe telefonate. Non hanno una reale cancellazione attiva del rumore, ma neppure lasciano che i rumori ambientali rovinino l’esperienza audio.
Insomma, sono consigliate a chi ha bisogno di auricolari per uso business, in mobilità.

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