Acchianata di Santa Rosalia: trekking e fede a Palermo

Palermo è devota a Santa Rosalia. Nel mese di luglio, quando il sole già scalda l’asfalto, la città si scatena per alcuni giorni onorando la memoria della “Santuzza“: c’è il Festino! Una delle tradizioni palermitane, legata al culto della Santa, è la famosa “Acchianata di Santa Rosalia“. E’ un pellegrinaggio breve a Monte Pellegrino, in onore della protettrice della città. Quest’ascesa, però, può essere per i fedeli, per i curiosi, per i turisti e per i devoti anche l’occasione di una piccola escursione naturalistica, un trekking extra-urbano piacevole e suggestivo.

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Dove mangiare le migliori arancine di Palermo | Food Guide

Palermo e street food vanno a braccetto. Non c'è momento in cui, nel capoluogo siciliano, non si sia tentati dal cibo. Dunque, cediamo a questa meravigliosa tentazione! Arancina o Arancino: l'eterna disputa! Chiamala arancina, come vuole la voce palermitana, chiamala arancino, come vuole quella catanese, chiamala pall'e riso, come vuole quella napoletana, a noi, onestamente, non interessa!  L'unica cosa che ci incuriosisce è come questa delizia fritta delizia le papille gustative! Ci soffermeremo, in questo articolo, sulla versione palermitana (l'arancina!) e sul dove trovare le più interessanti declinazioni di questo prodotto solo a Palermo! Una sfida eterna, l'arancina o l'arancino?

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Ruderi di Poggioreale. Una città fantasma | I borghi del silenzio

Il sole batte la terra. Caldi raggi sferzano l'ormai gialla campagna, i tetti ardono, le finestre cigolano mentre l'ombra cerca refrigerio. Le chiome argentee degli ulivi attendono un'alito di vento. La polvere riposa. I Ruderi di Poggioreale Il cielo è limpido, la temperatura alta. L'auto romba allegra sulle strisce d'asfalto che da Palermo puntano verso la costa sud-ovest della Sicilia. Attraversiamo l'entroterra, lo sguardo passa dalla strada a borghi solitari, da uliveti a pungenti fichi d'india. Il fiume scuro d'asfalto ci porta li dove nel 1968 la terra ha tremato forte, e nelle notti di gennaio ha squarciato borghi interi.

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Benvenuti a Borgo Parrini | I borghi del silenzio

Splende il sole su un arcobaleno di colori. C'è nell'aria il profumo denso dell'estate, il mare si culla morbidamente tra i riflessi azzurri e blu. Approfittiamo di una mattinata libera e ci mettiamo in moto verso Borgo Parrini. Benvenuti a Borgo Parrini E' un luogo, Borgo Parrini, in cui non si lesina affatto nel dare a tutti un sorridente "benvenuto!". Ci si arriva in circa mezz'ora partendo da Palermo, seguendo l'autostrada in direzione Trapani. All'uscita Partinico (o a quella di Montelepre) siamo già a più di tre quarti della strada. Seguendo la strada per Partinico il percorso è più rilassante.

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Erice: sulle orme di Afrodite

Pendici rocciose, inframmezzate da fiori di campo ed erbe spontanee, scivolano verso il mare. Roccia viva che si scontra con un cielo azzurro. E' il Monte Erice che si alza verso il cielo e domina la valle omonima. Trapani ad ovest vive dei suoi trambusti e si lascia invadere al profumo del sale, ad est San Vito lo Capo sonnecchia in una primavera che tarda ad arrivare ed il blu del Mediterraneo riempie lo sguardo di chi si inerpica per i tornanti. "De l'ombroso pelasgo Èrice in vetta eterna ride ivi Afrodite e impera, e freme tutt' amor la benedetta

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Dove mangiare il miglior pani ca’ meusa di Palermo | Food Guide

Uno dei prodotti gastronomici più interessanti del panorama palermitano (e siciliano) è il famoso - e spesso poco compreso - panino con la milza: Pani ca' Meusa! Caldo, profumato, dal sapore chiaro e deciso è uno di quei cibi che, in occasione di un viaggio in Sicilia - e a Palermo - va assaggiato senza titubanze. Potrà piacere o meno, ma è un'esperienza che ogni curioso (ed ogni goloso) dovrebbe fare. Pani ca' Meusa Prima di andare alla scoperta dei migliori panini con la milza di Palermo andiamo a scoprire cos'è, in realtà, il famoso pani ca' meusa. Scopriamone la

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Castelbuono: una giornata sulle Madonie

Castelbuono è un borgo molto affascinante in cui trascorrere una giornata per scoprire una Sicilia che non profuma di mare. Dimenticatevi i fichi d'india, la sabbia fine e il mare turchese, dimenticatevi del vociare di Palermo e dell'odore di salsedine. Qui, alle porte delle Madonie, il verde è il colore che vi riempirà gli occhi, il freddo in inverno si fa sentire, funghi, boschi e perfino le neve sono parte del quotidiano. Le stradine del centro storico di Castelbuono sono pulite e carine. "In questo posto festeggiamo i matrimoni, ma anche i divorzi" - Ottimo mood! Castelbuono: una giornata sulle

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Il Semaforo dell’Eremita di Capo Gallo: una Palermo alternativa

Il vento, profumato di salsedine, scivola tra le verdi foglie di piante di mirto. C'è il cinguettio degli abitanti più vivaci del bosco a scrivere la colonna sonora di una giornata baciata dal sole. L'immenso blu del Mar Mediterraneo riempie lo sguardo, da un lato senza confini, dall'altro carico di sfumature cobalto, d'azzurro brillante, segnato dal passaggio di barche a vela tinte di bianco. E poi c'è, li, in fondo l'intera città di Palermo. Siamo sul Monte Gallo, che domina Mondello e Punta Barcarello. Siamo al faro noto come Semaforo dell'Eremita. Il Semaforo dell'Eremita di Capo Gallo nel silenzio di

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