La civiltà della forchetta | Storie di cibi e di cucina

La civiltà della forchetta | Storie di cibi e di cucina

Siamo italiani, e col cibo (e la cucina) abbiamo da sempre un rapporto molto particolare. Le nostre vite sono indissolubilmente legate alla tavola: ricordi, emozioni, storie e amicizie vivono e rivivono con un piatto da condividere ed un bicchiere di buon vino.

Per scoprire e conoscere il nostro passato, la nostra storia, non si può dunque prescindere dal conoscere come sia evoluta la cultura alimentare della società in cui viviamo. Ed è indubbio che ci sia stata una forte evoluzione nella cucina… Solo nell’ultimo decennio, con l’arrivo in TV di programmi di cucina dai contenuti sempre più articolati, si è sviluppato un maggior interesse verso le tecniche di cottura un tempo appannaggio solo dei grandi chef.

La civiltà della forchetta di Rebora Giovanni

La civiltà della forchetta

Se vi appassiona il tema cibo (food & beverage) questo libro potrebbe essere una lettura davvero interessante. E’ indubbiamente un “capitoletto” introduttivo di storia dell’alimentazione, perchè offre mille spunti e mille appigli a cui aggrapparsi per intraprendere una scalata cognitiva non indifferente.

Giovanni Rebora, l’autore del libro, ci porta in un viaggio storico non indifferente. Si affrontano svariate tematiche, dall’alimentazione pre-colombiana a quella post-colombiana: la patata, il pomodoro, il peperoncino, solo per citarne tre, sono prodotti che in Europa e in Medioriente non esistevano prima della scoperta dell’America. Ci pensate ad una tavola, in Italia, senza il pomodoro?

Come nasce, poi, la cucina tradizionale? I nobili hanno sempre dettato le regole e la moda, in fatto di vestiario, di costume, ma anche di alimentazione, ma erano i popolani a cucinare, a tramandare le ricette… come sono nati, dunque, molti dei piatti di oggi? E chi ha suddiviso il pasto in tre portate?

La cucina è lo specchio della società

La cucina è, e si è sempre rivelata essere lo specchio della società.
Pratiche alimentari si sono diffuse, fin dall’antichità, in modo omogeneo e disomogeneo insieme. La migrazione dei popoli (si pensi alla vite, diffusa in Europa, ma nata in Iran) ha comportato la migrazione del cibo e degli usi. Il vino è nato in epoche assai remote, la vite è giunta in giro per l’Europa grazie ai romani, se ne è sempre fatto uso sulle tavole di tutti, molto per evocazioni religiose, ma a renderlo come lo conosciamo oggi sono stati i Francesi.
La cioccolata, utilizzata dai popoli sud americani prima ancora della scoperta del continente da parte di Colombo, arriva in Europa e diventa tormentone per Spagnoli e Francesi. Oggi è lavorata in modo eccelso in Svizzera.

Il mondo, insomma, è pieno di storie incredibili. Questo volume di Laterza affronta un tema incredibilmente complesso, un argomento vasto, in modo semplice e lineare. Non è un saggio profondo, indagatorio, bensì una lettura piacevole  e che soddisfa tante curiosità. E’, insomma, il primo passo – per chi è interessato – ad approfondire studi sulla storia dell’alimentazione.

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